Oro in rimonta sui deludenti dati macro tedeschi
Nuovo rialzo del metallo prezioso a Londra, con l’oro che riesce a concludere una settimana di grandissimo spicco (la migliore in termini di longevità dell’incremento della quotazione dallo scorso mese di marzo), dopo che la Germania ha dovuto pubblicare dei dati sugli ordinativi industriali in diminuzione oltre le attese degli analisti.
Berlino ha infatti dovuto precisare come gli ordini siano calati dell’1,7% nel corso del mese di maggio, rispetto a un declino attese dell’1,1%. Ebbene, come diretta conseguenza l’oro (consegna immediata) è cresciuto di altri 0,1 punti percentuali sfiorando 1.320 dollari l’oncia, mentre il metallo prezioso con consegna per il mese di agosto è scambiato intorno a 1.321,30 dollari l’oncia al Comex di New York, con volumi che sono tuttavia il 79% più bassi della media degli ultimi 100 giorni (pesa anche la chiusura del mercato a causa della festività dell’Independence Day).
Insomma, pur senza far registrare delle prestazioni record, sembra che l’oro sia riuscito a conseguire un buono stato di forma, confermandosi come valuta rifugio in una settimana in cui alcuni dati macroeconomici internazionali hanno sgonfiato l’ottimismo circa una pronta ripresa economica (oltre ai dati tedeschi, si pensi ai dati sulla disoccupazione provenienti dagli Stati Uniti, o quelli cinesi).
Per quanto attiene gli altri metalli preziosi, il palladio (consegna a settembre) è cresciuto di 0,4 punti percentuali a 865,10 dollari l’oncia, mentre l’argento (consegna a settembre) è cresciuto di 0,3 punti percentuali a 21,20 dollari l’oncia. Il platino (consegna a ottobre) è diminuito di 0,3 punti percentuali a 1.502,70 dollari l’oncia.
Per quanto concerne infine il trend di breve termine, il palladio proviene da tre settimane continue di incremento, l’argento è vicino a chiudere la quinta settimana in apprezzamento (per il rally più longevo dallo scorso mese di agosto) mentre il platino ha conseguito la terza settimana di incremento continuo.
L’impressione per il futuro è che, qualora le incertezze internazionali fossero destinate a proseguire, e qualora i dati macroeconomici provenienti dal vecchio e dal nuovo Continente dovessero continuare a mancare le attese degli analisti, le quotazioni dei metalli preziosi possano trovare il giusto supporto per un nuovo rimbalzo.