Buon andamento per ricavi e utili di Barilla

Lo scorso esercizio si è concluso con il gruppo Barilla in grado di realizzare ricavi consolidati per 3,4 miliardi di euro, in incremento dell’1 per cento su base annua, che, al netto dell’effetto cambio, corrisponde però a un incremento di ritmo doppio, pari al 2 per cento. A fronte di una crescita piuttosto contenuta delle vendite il margine operativo lordo è migliorato del 17 per cento a quota 512 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato del 15 per cento, contro il 13 per cento registrato nel corso dell’anno prima.

Ancora, tra le righe di analisi di conto economico emerge come il margine operativo abbia compiuto un balzo di oltre il 20 per cento a quota 379,6 milioni di euro, mentre l’utile netto è salito da 172 milioni di euro a 239 milioni di euro.

Ancora, la posizione finanziaria netta è passata in attivo per 66 milioni di euro, contro -170 milioni di euro conseguiti nel corso dell’esercizio precedente, dimostrando così agli analisti che il gruppo è ben in grado di generare ricavi.

Complessivamente, Barilla ha dimostrato la sua buona capacità di proseguire nelle numerose attività produttive, con linee nella produzione e nella commercializzazione dei prodotti primo piatto (paste e sughi) a marchi Barilla, Voiello, Misko, Filiz, Yemina e Vesta, oltre che i prodotti da forno con i brand Mulino Bianco, Pavesi, Wasa e Harrys.

Da qualche anno Barilla ha inoltre avviato Barilla Restaurants che, con alcuni ristoranti negli Usa e in Medio oriente, sta puntando a sviluppare la cultura gastronomica made in Italy nel mondo. Per il momento, anche se Stati Uniti e Russia danno buone soddisfazioni, il perno del business è rappresentato ancora dal Vecchio continente, dove i volumi sono cresciuti complessivamente del 4 per cento e il fatturato del 3 per cento.

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