Bce, manca poco ai tassi negativi
Anche se manca ancora l’ufficialità, gli analisti di Bloomberg si dicono convinti di poter anticipare quelle che saranno le decisioni imminenti del board della Banca Centrale Europea: secondo il media americano, infatti, il tasso di rifinanziamento principale sarà ridotto di 15 punti base e, pertanto, ricondotto al nuovo record storico dello 0,1%, mentre i tassi di deposito giungeranno in territorio negativo (probabilmente a – 0,1%), al fine di scoraggiare gli istituti di credito a tenere bloccata la propria liquidità nelle casse dell’Eurotower.
Per avere la certezza di quanto sopra bisognerà tuttavia attendere la serata di oggi, quando è previsto l’appuntamento macro più importante della settimana (su ambito internazionale). Ne deriva un atteggiamento evidentemente attendista da parte delle piazze finanziarie, con Londra e Francoforte stabili, Milano e Parigi in lievissimo rialzo (+ 0,1%). In mattinata la Borsa di Tokyo aveva invece chiuso stabile, con l’indice Nikkei in positivo dello 0,08% a 15.079,37 punti.
Sul fronte valutario, l’euro ha aperto sopra quota 1,36 dollari, ma è probabile che dopo le dichiarazioni di Draghi le sue oscillazioni siano destinate a cambiare. Anche lo spread ha un andamento stabile, senza staccarsi più di tanto dalla linea di partenza (sotto quota 160), e con rendimenti dei Btp decennali sopra il 3%.
Guarda con attenzione a quanto accadrà a Francoforte anche Wall Street, che ieri ha chiuso in territorio positivo dopo che lo S&P 500 ha segnato un nuovo record intraday a quota 1.928,63 punti. I listini hanno infatti potuto recuperare rapido terreno grazie al miglioramento sul fronte dei servizi e all’attesa pubblicazione del Beige Book da parte della Federal Reserve, che ha spinto il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq in lieve rialzo.
In calo il prezzo del petrolio (comunque sopra 102 dollari al barile), mentre sono in risalita le quotazioni dell’oro sui mercati asiatici, dove comunque si rimane vicino ai minimi degli ultimi quattro mesi.
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