Cosa accadrà in caso di Brexit?
Non è facile prevedere che cosa accadrà nell’ipotesi di Brexit, ovvero di vittoria dei “leave” al referendum indetto per sapere cosa ne pensano i cittadini sull’accordo stretto tra il premier Cameron e l’UE (il che, sostanzialmente, si traduce in un sondaggio da dentro o fuori). Tuttavia, qualcosa la si può ipotizzare: se gli inglesi dovessero realmente votare per un’uscita dall’Unione Europea, ci sarà uno shock presumibilmente esteso non solamente all’Europa, quanto anche a livello globale, con indebolimento immediato della sterlina, e con la Banca d’Inghilterra che sarà costretta a innalzare i tassi di interesse per evitare un deflusso di capitali.
Ad ogni modo, sebbene si tratti di un’ipotesi ancora possibile, le possibilità che la Gran Bretagna viri al di fuori dell’Unione Europea sono minoritarie rispetto alla vittoria dei remain. E nei prossimi giorni l’impressione che Cameron abbia strappato il miglior accordo possibile con Bruxelles per permettere al proprio Paese di mantenere uno status speciale all’interno dell’UE, dovrebbe farsi sempre più certa.
In caso contrario, gli inglesi non si allontaneranno comunque in modo definitivo dall’Unione Europea. Anzi, è probabile che siano destinati a sedersi ben presto al tavolo dei negoziati, per poter trattare un accordo che, tuttavia, sarà sicuramente peggiorativo rispetto a quello che è stato siglato da Cameron.
Infine, giova ricordare un’ultima conseguenza geopolitica. Anche se la Gran Bretagna non è nell’euro, una sua uscita dall’Unione Europea potrebbe incentivare l’emersione dell’idea che dall’UE si possa uscire quando si vuole. Ed è dunque probabile che sia tra alcuni governi che sui mercati, si possano fare delle nuove valutazioni in tal senso. Insomma, non ci rimane che attendere ancora qualche settimana, quando la vicenda Brexit giungerà a conclusione. Quale sia tale fine, e quali siano le conseguenze, non è ancora dato sapere…