Dollaro in lieve ripresa dai minimi della scorsa settimana
Il dollaro si sta riprendendo leggermente dai minimi conosciuti nella settimana passata. Tuttavia, guai a pensare che si tratti di una ripresa corposa: si tratta infatti di movimenti minimi, che sembrano a loro volta più un aggiustamento rispetto all’ampio calo dei giorni scorsi, che un nuovo movimento in grado di stravolgere le precedenti prospettive.
Per quanto concerne i dati macro in pubblicazione in questi giorni, rileviamo come l’ISM non-manifatturiero sia salito più delle attese. Si rileva altresì che difficilmente è possibile ascrivere le cause del movimento a tale dato. Il sentiment generale di mercato è infatti incerto, e non riesce a offrire il giusto sostegno alla divisa statunitense.
Tra gli elementi maggiormente attenzionati, si ricorda come il petrolio sia di nuovo in calo, per quanto contenuto, dopo il naufragio dell’accordo per congelare i livelli di produzione, e dopo la notizia secondo cui la produzione russa avrebbe toccato un nuovo massimo.
Contemporaneamente, il Presidente del Fondo Monetario Internazionale, Lagarde, ha invitato le autorità di politica economica (a livello globale) ad approntare riforme importanti per evitare che questo lungo periodo di crescita stagnante si protragga ulteriormente nonostante le straordinarie e diffuse misure espansive di politica monetaria degli ultimi anni.
Il discorso di Lagarde – ricorda ISP – potrebbe anticipare una revisione al ribasso dello scenario di crescita, a livello internazionale, quando la settimana prossima verrà pubblicato il rapporto macro di primavera. Negi USA questa sera usciranno i verbali dell’ultimo FOMC. Difficilmente i contenuti saranno più dovish del recente discorso di Yellen. Questo potrebbe aiutare il dollaro a evitare nuovi cali creando dei supporti sui livelli correnti.