Ethereum, dalle stelle alle stalle

Fino a poco tempo fa non erano pochi gli investitori pronti a scommettere che Ethereum sarebbe divenuta il “nuovo” punto di riferimento nel comparto delle criptovalute, superando il bitcoin come valuta digitale più nota e apprezzata. Tuttavia, negli ultimi giorni qualcosa è cambiato: Ethereum ha invertito rapidamente la tendenza, e oggi è in caduta libera.

Se dunque il bitcoin ha sorpreso in questi mesi, con un valore che è passato da 1.000 dollari a quasi 3.000 dollari a giugno, è anche vero che Ethereum era riuscita a fare ancora meglio: a inizio anno la valuta digitale valeva circa 8 dollari, saliti fino a 400 dollari un mese fa. Oggi vale però meno della metà di quel picco, sotto 200 euro. E, come se non bastasse, a dimostrazione della grande volatilità, a fine giugno è stata protagonista di un flash crash che in pochi minuti ha visto crollare il suo valore da 310 dollari a 10 centesimi. Successivamente, Ethereum si è ripresa, ma ha poi ingranato una nuova inversione che non sembra avere fine.

Insomma, un’altalena che non può certamente passare inosservata, e che ha permesso a molti investitori di poter trarre vantaggi, e a più che altrettanti di andare incontro a perdite particolarmente rilevanti. D’altra parte, è ben evidente che le criptovalute siano strumenti finanziari piuttosto arditi: non essendo regolamentate e non essendoci autorità di emissione che ne possano controllare emissione e corsi, è quasi “normale” che il loro trend sia così imprevedibile e altalenante.

In tal senso, sia sufficiente dare uno sguardo a quel che hanno fatto i bitcoin, che poco meno di un mese fa hanno toccato la soglia dei 3.000 dollari, ma adesso oscillano intorno ai 2.500 dollari…

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