EUR/USD, consolidamenti in attesa del FOMC del 17 dicembre
Considerando che mancano gli spunti utili per cambiare tendenza, il dollaro ieri ha ulteriormente consolidato nei confronti dell’euro. Yellen, numero 1 della Fed, non ha rilasciato dichiarazioni specifiche sullo scenario USA del prossimo futuro, limitandosi – come era d’altronde ben lecito attendersi – a considerazioni di natura generica e sottolineando come la Fed abbia un doppio mandato, di piena occupazione e di stabilità dei prezzi, e di come nella gestione della politica monetaria le banche centrali non possano che tenere conto di come gli sviluppi dei mercati finanziari internazionali e delle altre economie impattano sui rispettivi Paesi.
L’attenzione si sposta ora lungo la giornata del 17 dicembre, quando il prossimo FOMC non potrà che assumere decisioni frutto dei dati macro che verranno pubblicati nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni. Si parte con le vendite al dettaglio di ottobre, per le quali ci si attende un rimbalzo, e con la fiducia di novembre, attesa in ulteriore miglioramento.
Se i dati macro non dovessero deludere, il dollaro dovrebbe chiudere la settimana al rialzo. I livelli correnti vanno tuttavia monitorati con particolare attenzione, visto e considerato che sono molto prossimi ai massimi toccati la scorsa settimana, che a loro volta rappresentano anche i massimi dal 2010. Un nuovo apprezzamento del dollaro da questi livelli molto elevati potrebbe infatti influenzare i comportamenti della Federal Reserve, inducendola – ad esempio – ad applicare una maggiore cautela nel decidere il primo rialzo dei tassi di interesse di riferimento per le operazioni di rifinanziamento. Da considerare, altresì, il fatto che il dollaro USA non si sta rafforzando solo ed esclusivamente nei confronti dell’euro, quanto anche verso la sterlina e verso lo yen.
Insomma, la situazione americana, sempre più rosea, potrebbe nascondere qualche spina che la Federal Reserve dovrà essere sufficientemente brava ad eliminare…