Morgan Stanley si sposta a Francoforte
Morgan Stanley, una delle banche d’affari più note degli Stati Uniti e del mondo, ha annunciato che si trasferire a Francoforte, spostando nella città tedesca 200 dei 5.000 dipendenti che sono attualmente impiegati nella sede della City londinese. L’istituto ha comunque precisato come si tratterà di una soluzione di breve termine, che coinvolge anche altri lavoratori che verranno invece dirottati a Parigi, a Dublino, a Madrid e a Milano.
Al di là della rassicurazione che lo spostamento della sede, delle funzioni e dei dipendenti sarà solamente temporaneo, non sfugge certamente il fatto che si stia realizzando una vera e propria fuga dai confini londinesi, per far ritorno all’interno di quelli dell’Unione Europea, localizzando le proprie risorse professionali in alcuni punti cardine dell’economia del vecchio Continente, “tradita” dalla Brexit del 2016.
Dunque, sebbene il quartier generale di Morgan Stanley dica che la soluzione sarà permanente, c’è già chi pensa che in realtà tale decisione faccia parte di un progetto più ampio, condotto a migrare gli interessi della banca d’affari nuovamente all’interno dei confini comunitari.
Intanto, ieri la banca ha annunciato di aver concluso il secondo trimestre dell’anno con risultati piuttosto positivi. Tra i principali dati di conto economico spicca la presenza di un utile netto di 1,76 miliardi di dollari, in aumento dell’11% rispetto agli 1,58 miliardi di euro conseguiti nello stesso periodo del 2016.
Vedremo dunque nei prossimi mesi se la decisione di spostare all’interno dell’UE molte delle proprie risorse sarà ulteriormente seguita da provvedimenti da parte di altre banche di riferimento in ambito internazionale, o se non si realizzerà la temuta migrazione da Londra.