Pirelli tra due giorni torna in Borsa
Mancano due giorni al ritorno di Pirelli a Piazza Affari. Un ritorno che è stato reso noto che avverrà a un prezzo di 6,5 euro per azione, ribadito dalla holding Marco Polo International, che sta per collocare il pacchetto del 35% del gruppo italiano, la quale ha precisato l’avvenuta conclusione dell’offerta globale di vendita.
L’offerta di vendita – che secondo alcuni analisti sarebbe stata coperta per almeno due volte rispetto alle proposte – ha riguardato un totale massimo di 350 milioni di azioni, pari a circa il 35% del capitale sociale di Pirelli.
Il prezzo di ritorno in Borsa è stato fissato a 6,5 euro, e dunque nella parte bassa del range di 6,5-6,7 euro, una forchetta evidentemente molto ristretta, e determinata già nella parte bassa del primo range che era stato inizialmente individuato, pari a 6,3-8,3 euro. Con tale valore, Pirelli arriva dunque sui mercati regolamentati con una capitalizzazione di 6,5 miliardi di euro. A tale ricavato bisogna poi aggiungere l’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe, il cui introiti sarebbe pari a 2,27 miliardi.
Il quotidiano economico finanziario sottolinea come la raccolta, nell’ipotesi di collocamento integrale, potrebbe toccare quota 2,6 miliardi di euro, da cui bisognerà poi sottrarre il valore del debito della holding Marco Polo, pari a 1,2 miliardi di euro. Insomma, alla luce di tutto si tratterebbe di un incasso netto di 1,4 miliardi di euro.
Per quanto concerne i singoli soci, sarà la ChemChina a raccogliere la parte più importante di tali risorse, visto e considerato che dopo lo scioglimento della holding Marco Polo (che attualmente detiene l’intero capitale), il socio cinese avrà una quota pari al 65%, contro l’attuale 45%, mentre Camfin scenderà al 10% dal 22,6%, e i russi di Lti
arriveranno al 5% dal 12,4%.