Recupero del prezzo del petrolio spinge i mercati al rialzo

barclays-etfs-300x225Il prezzo del petrolio torna a crescere, allontanandosi radicalmente ai minimi recenti storici. Il recupero del greggio è stato contraddistinto dal Brent che per la prima volta da sette mesi a questa parte ha superato la soglia dei 50 dollari al barile, sull’onda della flessione – superiore alle attese – delle scorte settimanali statunitensi.

A ruota, il Brent al rialzo ha trascinato anche il Wti, il termine di riferimento americano, che ha superato la stessa soglia psicologica, per poi ritrarre come il collega Brent. Alla fine della giornata, il Brent segnava comunque 49,4 dollari, mentre il Wti scendeva a 49,3 dollari.

Come anticipato, il merito di questo rimbalzo nelle quotazioni del greggio è ascrivibile principalmente al blocco della produzione del Canada, che è il più grosso fornitore degli Stati Uniti, e che di conseguenza ha prodotto un calo delle scorte americane di 4,2 milioni di barili. Sempre in merito al Canada, la banca centrale del Paese nordamericano ha reso noto che gli incendi che si sono realizzati nella zona delle sabbie bituminose dell’Alberta, non potranno che avere un impatto significativo sui conti pubblici del Paese.

Chiaramente, quello canadese è solamente uno degli aspetti di maggiore influenza nel comparto. Non bisogna infatti dimenticare come sullo sfondo dello scenario rimanga il noto delle forniture eccessive sui mercati, sul quale i Paesi dell’Opec sembrano non voler intervenire. Ne deriva che da gennaio a questa parte, quando il prezzo del greggio toccò il livello minimo degli ultimi 12 anni, oggi il valore è praticamente raddoppiato.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *