Stati Uniti, peggiorano a sorpresa i dati CPI

svegliaGli ultimi dati del CPI aggiornati alla fine del mese di marzo hanno ampiamente sorpreso verso il basso, dando seguito a una correzione di -0,3 punti percentuali mese su mese, e 2,4 punti percentuali anno su anno, contro il 2,7 per cento su base annua di febbraio. In dettaglio, l’indice core cala di -0,1 per cento mese su mese, contro un consenso degli analisti pari a +0,2 per cento su base mensile, e con la variazione tendenziale che torna a 2 per cento su base annua contro il 2,2 per cento su base annua di febbraio.

L’indice headline risente principalmente del calo del prezzo della benzina, in flessione del 6,2 per cento mese su mese, solo in parte attutito dall’aumento dei prezzi degli alimentari (+0,3 per cento mese su mese). Per l’indice core, invece, la diminuzione è determinata da diversi fattori, come ad esempio il crollo delle tariffe telefoniche di -7 punti percentuali su base mensile, il calo dei prezzi delle auto usate (-0,9 per cento mese su mese) e le conseguenze del clima avverso, che ha contribuito alla debolezza delle tariffe alberghiere (-2,4 per cento su base mensile) e dell’abbigliamento (-0,7 per cento su base mensile).

Complessivamente, aggiungiamo, i prezzi dei beni core calano di -0,3 per cento mese su mese, mentre quelli dei servizi ex-energia calano di -0,1 per cento su base mensile. Di contro, non registrano variazioni i prezzi delle abitazioni principali rispetto al trend, con gli affitti che aumentano di 0,3 punti percentuali base mensile e gli affitti figurativi che crescono di 0,2 per cento su base mensile, appunto in linea con la tendenza già nota.

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