Trading Forex nella sessione Asia / Pacifico
La sessione Asia / Pacifico è una delle tre sessioni principali nel forex trading, unitamente a quella europea e a quella americana. Si tratta, almeno per i trader italiani, di quella meno “gettonata”, almeno in apparenza.
A dimostrazione di ciò c’è il fatto che i volumi di scambio di valute nella sessione Asia – Pacifico è di circa il 21 per cento del volume globale giornaliero totale. In tale ambito, i principali centri di trading finanziario sono Wellington, Nuova Zelanda; Sydney, Australia; Tokyo, Giappone; Hong Kong; e Singapore.
In termini di coppie di valute più attivamente scambiate, prevalgono certamente quelle appartenenti ai mercati di Nuova Zelanda, Australia e Giappone, da dove provengono peraltro la maggior parte delle notizie che possono impattare durante questa sessione di mercato.
A causa delle dimensioni del mercato giapponese e dell’importanza di dati giapponesi macroeconomici sul mercato, è evidente come gran parte dell’azione durante la sessione Asia – Pacifico sia comunque proprio incentrata sulla valuta dello yen giapponese e sui relativi cambi, come USD / JPY, il cambio tra il dollaro statunitense e lo yen giapponese, e gli altri cross come EUR / JPY, ovvero il cambio tra euro e yen giapponese, e AUD / JPY, ovvero dollaro australiano contro yen giapponese.
Naturalmente, le istituzioni finanziarie giapponesi sono anche le più attive durante questa sessione, ed è quindi spesso possibile avere un’idea di ciò che il mercato giapponese sta facendo proprio in base all’andamento dei prezzi. Per i singoli trader, la liquidità complessiva nella valuta principale è più che sufficiente, con un prezzo generalmente influenzato da movimenti ordinati. In alcune valute non regionali, meno liquide, come ad esempio GBP / USD o USD / CAD, i movimenti di prezzo possono essere più ampi oppure praticamente inesistenti, a seconda dell’evoluzione di mercato.